lunedì 10 agosto 2009

Viaggio nello spazio & L'anno 2010

Primo sogno

E' il 1999, e all'età di 22 anni vengo selezionato, insieme ad altri ragazzi/e coetanei o quasi, per partecipare a un viaggio spaziale con una nuova navicella, simile ad un aereo, che permettera' di "aleggiare" attorno alla terra portando con sè un sacco di turisti.
L'imbarco avviene da una sorta di aeroporto nuovo, di nuova concezione, i cui bagagli (ci viene spiegato) sono sospesi da cavi di nylon sottili giusto per evitare i nastri trasportatori. La luce al neon non è intensa in questo ambiente un po' asettico e insieme a me ci sono sempre altri ragazzi che ascoltano un po' sorpresi di tutta questa nuova gestione del viaggio.
Successivamente ci fanno entrare nell'aereo spaziale e ci fanno sedere, sembra un mega salottone e le poltrone sono bordeaux di finta pelle, comode e grandi, con i braccioli squadrati. Le hostess, anch'esse con vestito bordeaux scuro, ci dicono che per alcuni di noi vi è obbligo di allacciare le cinture, per altri invece no. Io me le allaccio in tutta fretta perchè da un momento all'altro l'aereo parte e le hostess ci dicono che l'accelerazione è molto forte e diversa dai soliti aerei per viaggi sulla terra. Loro pero' rimangono in piedi, tranquille, si vede che sono abituate all'accelerazione mostruosa che di li' a poco sentiremo.
Parte l'aereo e mi ritrovo schiacciato verso lo schienale della poltrona, le hostess faticano a stare in piedi in equilibrio e sorrido... dopo un po' arrivano con un vassoio e mi porgono una tazzina di plastica trasparente con il fondo bucato e il contenuto delle tazzine, che pare thè nero o caffè, gocciola ovunque: mi dicono che è per colpa dell'accelerazione e che normalmente in queste condizioni il liquido non esce dai buchi per un effetto fisico che non mi è ben chiaro. La tazza continua a gocciolare e mi da fastidio, ma a quel punto mi sveglio.



Secondo sogno

30 Marzo 2010, l'Italia è morfologicamente cambiata a seguito di alcune guerre para-atomiche che si sono susseguite negli ultimi mesi, in pratica il centro, il sud e le isole sono sprofondate totalmente nel mare a causa di alcuni bombardamenti sotterranei. La parte nord è l'unica rimasta, parzialmente sommersa dal mare nella regione emilia-romagna.
Faccio parte di una comunità di sopravvissuti che vive nella città in cui sono nato e insieme abbiamo organizzato una sorta di comune: siamo tutti giovani, dai 20 ai 30 anni, un po' sporchi e con i vestiti consumati ma conduciamo una vita piu' che dignitosa, siamo ben organizzati, andiamo d'accordo tra di noi e viviamo in un edificio che un tempo era una falegnameria: tetto di legno, pareti di legno, pavimento di cemento duro. Sono dentro con questi ragazzi e ci stiamo organizzando per accogliere un uomo che ci aiutera' meglio nella nostra impresa, ovvero cercare di risollevare (come tanti altri nuclei di ragazzi sparsi per ciò che resta dell'Italia) le sorti della Terra in qualche modo. Purtroppo là fuori regna il caos e dobbiamo stare sempre all'erta: per comunicare con questa persona dobbiamo spedirgli un messaggio in codice.
Per fare ciò, prepariamo un foglio A4 stampato con la data di oggi e diversi altri codici numerici, questo foglio lo mettiamo insieme ad altri fogli che fungono da carta straccia e che serviranno per confondere e nascondere il foglio di comunicazione. Sistemiamo questi fogli dentro una sorta di grande e lunga damigiana di vetro bianco trasparente, disposta in orizzontale e poi azionando un sistema meccanico ad aria compressa, nella damigiana i fogli cominciano a roteare fino a che non escono da soli dal collo della damigiana stessa, entrano in un tubo connesso al collo ed escono fuori percorrendo lunghe distanze.
Dopo qualche ora il nostro contatto ci raggiunge, siamo felici, è andato tutto bene. Questo ragazzo sulla 30ina ci dice che dovremo prepararci a ospitare un gruppo di ragazzi che viene dall'alto mantovano e che ci aiuteranno nel nostro intento: noi non abbiamo problemi, ci predisponiamo nell'attesa che queste nuove persone arrivino, qualcuno di questi lo conosco, di vista e mi fa piacere sapere che è gente fidata