venerdì 7 dicembre 2012

Una ladruncola!


In un paese collinare probabilmente nei dintorni del lago di Garda io e i miei colleghi lavoriamo in una sorta di non ben definito luogo. Tale luogo e' composto da un recinto in muratura come quello dei castelli medievali che racchiude una specie di campo che si trova sulla "parete" di una di queste colline. Forse sono viti quelle che vengono gestite o forse sembra addirittura un cimitero antico ma beh conservato che ha il suo fascino romantico.
Nel lato corto di questo recinto rettangolare, tra il cancello d'entrata e le scale che scendono a "valle" di questa collina, vi è una sorta di stanza dalle pareti in pietra che si trova parzialmente scavata nel terreno: da questa stanza si accede probabilmente a tutto l'intero complesso medievale che sta attorno o sopra la collina: probabilmente è un castello, o l'azienda di cui facciamo parte.
Durante l'alba di una notte d'inizio estate passando vicino a questo luogo, notiamo che il cancellino è aperto e ci nascondiamo dietro il muro di pietra e sbirciamo da esso per capire che cosa succede: una donna, quasi con tranquillità, sta cercando qualcosa tra le viti o le tombe e raccoglie delle monete che mette in un bicchiere di plastica trasparente. Ci sta derubando! Raccoglie le monete lasciate sulle tombe da chi viene a far visita al cimitero (oramai è proprio un camposanto, ne ho la certezza) e poi chiude il cancello e se ne va. Sappiamo chi e', la conosciamo, l'abbiamo sgamata ma ci divertiamo a vedere nell'espressione del viso la sicurezza che ha nel derubarci: crede di essere piu' furba di noi, e invece stiamo per farle una bella sorpresa.
Tuttavia non siamo ne' troppo incazzati e nemmeno allarmati, io avanzo l'ipotesi che tale donna abbia difficoltà economiche e che quindi possiamo lasciarla andare e anzi farle credere che sia furba e che nessuno la possa sgamare. Alla fine ci divertiamo anche cosi', e di quei soldi raccolti a noi non fanno molta differenza, stiamo benee e viviamo in questo luogo molto bello e molto frequentato, insomma, mica ce la passiamo male...