domenica 29 gennaio 2017

Strani incontri

Sono in un salone rettangolare grande, una delle pareti di lato lungo è completamente fatta a vetrina e si riesce a vedere l'esterno. In questo salone ci sono molte persone che ridono, parlano, festeggiano, bevono qualche bibita e ci sono anche dei bambini piccoli che camminano di qua e di la curiosi di tutto.
Noto che ci sono, a poca distanza dalla vetrina-muro, dei tombini di sezione quadrata a livello del pavimento: avranno un lato che va dai 30 ai 50cm circa, non riesco bene a capire. Nessuno degli adulti ci fa caso mentre un bambino piccolo di questi (avra' forse2-3 anni al massimo) ci scivola direttamente dentro, io accorro aspettandomi il peggio e invece vedo che è caduto in una stanza di un seminterrato, stanza semi illuminata che permette di vedere che il bambino ha fatto un breve salto e non si è fatto nulla, anzi è caduto letteralmente in piedi e ora gira incuriosito per questa stanza senza piangere. Temendeo sempr eil peggio, avvisoi qualcuno li presente in stanza con me per farmi procurare le chiavi e recuperarlo. Chiavi in mano, assieme alla madre apriamo la porta che ci fa accedere alle scale che scendono verso il seminterrato. Entrati in questa sala silenziosa non troviamo subito il bambino, sicuramente si sarà nascosto tra armadi impolverati, sedie accatastate e taboli disposti contro il muro.
Mentre cerchiamo il bambino vedo (non so come, forse da una finestra del seminterrasto) che tutta la gente se ne sta andando e mi sta lasciando solo in questa situazione non proprio tranquilla... succede sempre cosi', penso tra me e me, quando succede qualcosa tutti se ne vanno e mi abbnandonano nel bel mezzo del problema, si dimenticano che esisto!
Finalmente il bambino sbuca dal buio del fondo di questa stanza e va verso la madre, tuttavia io noto una presenza quasi completamente invisibile, è una sorta di sagoma di un uomo, o forse di un altro bambino che se ne sta in silenzio a guardarmi, non vedo viso ma vedo a malapena il contorno della sua figura. E' un momento di timore e mistero, perchè è come se quella presenza fosse li a guardarmi da tutto il tempo... Gli rivolgo la parola e questa che sa di essere stata "puntata" da me ora se ne va, abbassandosi a camminare a "gattoni" come i neonati e infilandosi in una porticina del muro della stanza... sono ancora shocckato perchè ho visto qualcosa di fuori dall'ordinario e infine mi sveglio.

sabato 21 gennaio 2017

Ho visto me stesso mentre sognava

Sto camminando all'aperto, forse è notte, non ricordo... Mi trovo davanti all'edificio chiuso della biblioteca. Non so come ma riesco ad entrare. Dentro è tutto fasicente, abbandonato da tempo, le mura sono scrostaste, il pavimento ha macerie e vi sono i tavoli di legno consumati.
Camminando per le stanze noto pero' che alcune di esse sono in ottimo stato, come nuove e ci sono ragazzi dentro che parlano, camminano da una stanza all'altra e ridono. Io vengo coinvolto in questa situazione: scherzo, rido, parlo, faccio nuove conoscenze e mi trovo bene in mezzo a loro. Con due-tre di questi ragazzi finisco di visitare l'edificio e scopro che ci sono porte di legno ancora fatiscenti, probabilmente l'edificio è una sorta di cantiere in cui stanno ristrutturando. Torno nella sala principale, quella che ho visto quando sono entrato e ora non è piu' fatiscente, ci sono libri sistemati sulle pareti, i tavoli sono lucidi e "invitanti", le persone giovani sono anche li e l'atmosfera è bella, era da un po' che non mi sentivo cosi' bene.
Guardo l'ora e vedo che è tardi, lo dico ai ragazzi ma non mi danno molto ascolto, tuttavia essi si spostano e lasciano intravedere, riverso sul tavolo, un ragazzo che si è addormentato... mi avvicino e... quel ragazzo sono io! Mi guardo, non mi assomiglio molto ma gli occhiali e il profilo del viso non lasciano dubbi. Sono io e sto dormendo... e allora capisco: sono io che sto sognando tutto questo: i ragazzi, i libri, le stanze rinnovate... sto sognando tutto. E allora dico a questi rasgazzi: "ragazzi, svegliatemi, versatemi addosso dell'acqua, cosi' che io possa svegliarmi e riprendere la mia vita normale...". Qualcuno dà una piccola spinta al me stesso che dorme, un altro sembra che gli versi effettivamente dell'acqua sul viso... io allora li guardo tutti questi ragazzi e sempre in modo allegro dico loro: "ragazzi, vi devo salutare, addio!!! tanto non vi vedrò mai piu', siete parte del mio sogno, vi saluto, è stato un piacere, ciao...ciao!". Loro ovviamente non capiscono e continuano a scherzare, qualcuno mi guarda incredulo con l'espressione di chi non capisce... ma poi il sogno finisce e io mi sveglio.