martedì 11 agosto 2015

Un interessante cimitero



Melania aveva un ufficio sopra il tetto di una azienda, ma tale ufficio non era all'aria aperta, aveva mura che lo circondavano e il pavimento era il tetto stesso, quindi irregolare e poco comodo.
Un giorno è passata a prendermi e dopo qualche giro di isolato mi ha portato nel cimitero privato di una villa di persone ricche. La villa aveva antiche mura medievali sottili e una entrata ad arco a volta. All'interno del parco vi era un cimitero dall'aspetto non macabro o spettrale e aveva diverse tombe, tra queste ve n'erano alcune tutte raggruppate rappresentate da  statue a grandezza naturale che raffiguravano persone o animali che erano sepolti proprio sotto di loro. Erano statue che raffiguravano persone o animali in una posa naturale che rappresentava la loro vita. Erano bianche, scolpite alla perfezione come Michelangelo ed era un piacere guardarle, non trasmettevano paura o sensazioni sinistre.
Le statue erano animate meccanicamente, praticamente riproducevano se sollecitate in qualche modo alcuni comportamenti abituali delle persone che rappresentavano in vita: frasi, sguardi, espressioni del viso, ecc... Mi sono messo a "giocare" con una di loro, un uomo alto e dall'aria intelligente, questa statua rispondeva ad alcune domande con frasi pre-registrate, come se avesse una sorta di piccolo computer che riconosceva la voce di chi gli rivolgeva la parola. Ho provato a iniziare un discorso serio con lui, sperando di ricevere qualche risposta "spirituale" o profonda, ma purtroppo non ci sono riuscito, le risposte erano sempre predefinite e quindi un po' deluso ho lasciato perdere.
Era tutto così strano e allo stesso tempo interessante quel cimitero e la cosa bella è che non provavo sensazioni di paura o di minaccia.
Poi improvvisamente è scesa la nebbia e il sole è quasi tramontato del tutto come nei pomeriggi di inverno inoltrato:  vedendo quelle sagome ferme tra la nebbia (pure quella di una giovane donna appena sposata c'era, con sguardo verso il presunto marito, forse morto anch'esso) pensavo che era un modo elegante, romantico e malinconico di ricordare chi non c'era più e avrei voluto fare qualche foto originale...ovviamente non avevo con me la reflex.
Infine è sceso il buio, Melania si è seduta su una sedia per stare in raccoglimento e vicino a queste tombe e ha voluto rimanere da sola, io invece non me la sono sentita di rimanere li in silenzio e sono andato via, troppo buio e atmosfera poco rassicurante, capivo che non potevo stare li ancora, dovevo fare altro...