lunedì 6 luglio 2009

Sogno di Aprile 1999

Primavera 1999, faccio parte di una sorta di associazione segreta, benefica, che svolge missioni un po' in stile 007 ma senza violenza. Indosso una divisa, sobria, di colore blu scuro composta da pantaloni e giacca sfiancata che fa molto "figo". Sto tornando da una missione con i miei colleghi, missione svolta a Villimpenta, è il primo pomeriggio e il sole di aprile illumina con la sua strana luce la campagna. Entriamo in un'aula che utilizziamo per parlare dei risultati ottenuti, aula che si trova in un posto nascosto sempre a Villimpenta, l'aula ha i posti a sedere molto simili a quelli di un'aula universitaria: tavoli lunghi e stretti, paralleli tra loro e disposti in altezze diverse via via che si allontanano dalla cattedra centrale; i muri sono bianchi e la luce è al neon (anche se non li guardo direttamente so che ci sono). Il capo dell'associazione sta parlando e io lo ascolto in piedi, appoggiato al muro dell'aula con le mani dietro la schiena, sono alla destra del relatore. Mentre ascolto mi sento un po' orgoglioso di lavorare per questa associazione perchè faccio cose fuori dalla normale e monotona routine che la maggior parte delle persone invece è costretta a subire con i loro lavori "comuni".
La riunione è finita e mi ritrovo a passeggiare per la piazza di Villimpenta, noto che il pavimento è piastrellato in modo tale da formare dei disegni, piu' precisamente dei quadrati neri su sfondo beige (le piastrelle rettangolari hanno diversi colori) e noto che la pavimentazione è usurata dal tempo, probabilmente risale al medioevo. Ora però devo andare, salgo in auto con qualche collega che mi vuole riaccompagnare a casa e faccio a lui una richiesta: "per favore, vorrei rivedere quella ragazza che non vedo da un po', mi manca, almeno passare vicino alla sua casa, abita proprio qua"... Il desiderio è soddisfatto a metà, passiamo per una strada di campagna asfaltata che costeggia un campo in cui vi è immersa la casa di questa persona... vedo solo le piante di granoturco verdi passarmi davanti a velocita' elevata, la casa non si vede... preso dalla malinconia non posso fare altro che pensare che mi sto allontanando da lei, che mi manca ma che non la rivedro' piu'.

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