martedì 11 dicembre 2007

Vita nel futuro

Sogno di oggi 11 dicembre 2007

In un futuro non troppo lontano, forse distante di qualche decennio e non di piu' (10-20 anni), le persone sono controllate quasi a vista. Ci sono poliziotti ovunque che ti possono fermare e leggere la mente con uno speciale strumento che ti premono contro la fronte. E' simile a quei rilevatori di metalli portatili usati dai poliziotti per scoprire se hai un'arma, sono formati da una impugnatura a cui è attaccata una sorta di antenna spessa e cilindrica.
Un giorno stavo guidando un'auto con un mio amico e all'improvviso troviamo un posto di blocco, ovviamente ci fermano e con quella antenna ci controllano i pensieri premendocela con forza su una tempia. Sento come una scossa che mi pervade il cervello, una scossa non dolorosa ma comunque molto forte e fastidiosa che pero' mi permette di utilizzare i miei pensieri coscienti e tra me e me dico: speriamo non se ne accorgano di quello che mi passa per la testa, se mi scoprono è fatta. Per fortuna il controllo va a buon fine e ci lasciano andare subito.
Oltre a questi controlli, ogni persona è obbligata a prendere una pillola ogni giorno, pillola che permette di essere controllati a distanza da parte dei "dittatori" che controllano oramai la nazione in cui vivo. E' una pillola di un giallo chiarissimo tendente al bianco, di forma ovale a due punte. Oltre a questa pillola, ne è presente un'altra che va presa in casi di emergenza: è una pillola della stessa forma dell'altra ma di colore rosso. Non è obbligatorio tenerne una in tasca, ma è obbligatorio invece che qualcuno (amici, conoscenti, gente che ti sta vicino) ne abbiano una da somministrarti in casi di bisogno.
In questo futuro è obbligatorio girare in gruppo, dalle 3 alle 5-6 persone insieme. Si può andare ovunque, si puo' fare quello che si vuole, ma si è sempre controllati a vista da una pattuglia presente anche nei posti piu' impensabili. L'interno delle case private invece non viene controllato, ma appena si varca l'uscita si è subito sotto controllo.
Io ho almeno 40 anni e i miei amici pure, siamo in 3 o 4 più una donna e viviamo sotto lo stesso tetto. Stiamo progettando di ribellarci, di rompere il sistema, di non sottoporci più a controlli, insomma di eliminare questa dittatura per sempre perchè non ne possiamo più. Di questa nostra iniziativa ancora non ne sospetta e non se ne è accorto ancora nessuno, nemmeno la polizia. Camminiamo per un bosco di golena in un pomeriggio invernale, il sole è tramontato ed è rimasta la poca luce del cielo sereno che tende al blu: parliamo del nostro piano e smettiamo solo quando stiamo risalendo sull'argine per tornare a casa, c'è un controllo e dobbiamo dare l'aria di essere sereni. Io mi affatico un po' e rimango indietro mentre gli altri 3-4 salgono, poi finalmente arrivo anche io salendo sull'argine con fatica ma facendo finta di niente: un mio ritardo e comportamento strano poteva insospettire gli uomini addetti al controllo. Tiro fuori di tasca una scatoletta di plastica rotonda e sottile di colore verde, la apro e prendo l'ultima pastiglia da prendere: lo faccio davanti alla pattuglia cosi' non si insospettiscono.
Comunque è fatta, durante la passeggiata ci siamo messi d'accordo su alcuni dettagli e sono contento, oramai è questione di ore e poi il piano avrà inizio.

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