venerdì 1 agosto 2008

Primo sogno.

Sono in casa ed è mattina, probabilmente attorno alle ore 10, lo so perchè riconosco il gioco di ombre e di luci che fa il sole entrante dalle finestre. Sto facendo qualcosa (non so che cosa) quando ecco che suonano al campanello. Il suono non è quello di sempre, è un'altro, ma pur sempre di un campanello solo che nella mia casa non c'e' mai stato.
Vado alla porta ed apro e... i colori lasciano il posto a una unica colorazione seppia, una luce forte mi abbaglia da lontano e in controluce, davanti a me, c'e' un uomo alto che mi guarda sorridendo. La scena è surreale, come nei film quando succede qualcosa di incredibile. Riconosco quest'uomo, è il padre di un ragazzo che frequentavo fino a diversi anni f, morto di tumore nel 2002. La cosa mi lascia intontito ma quel tanto che basta per poi tornare con i piedi per terra. Quest'uomo, sempre sorridendo di un sorriso da "pace dei sensi" e con voce pacata mi dice: "ciao, sono io, sono tornato, sto bene, come va?". La mia risposta non si fa attendere e gli dico: "Ma come, invece di andare a salutare tua moglie vieni qua da me? E poi tu non sei reale, sei una creazione del mio inconscio, dei miei pensieri, tu non puoi essere qua, non ha assolutamente senso, al massimo sei un fantasma immateriale". Di quest'uomo vedo solo la sagoma perchè è illuminato da questa immensa luce (forte come il sole) fortissima che pero' non mi abbaglia, e poi oltre alla colorazione seppia odo anche una musica in sottofondo strumentale, che puo' assomigliare a una canzone di Moby (Sings Of Life, del 2002), riesco solo a vedere un po' dell'espressione di questa persona che, in pace con se stessa, sorride e mi guarda. Non mi fa paura, non mi infastidisce, non mi ispira nessun sentimento negativo, pero' di sicuro non è reale! E in effetti dopo un po' vedo che infila la testa nel muro come i fantasmi, da cui ho la dimostrazione che è un essere immateriale.


Secondo Sogno

E' notte e in un posto imprecisato (ma vicino al centro) della mia città un ragazzo si fa del male e chiede aiuto. Riconosco il ragazzo: è il figlio di un ex vicino di casa antipatico.
Questo ragazzo si trova sull'asfalto, coricato supino con le ginocchia piegate e con i gomiti per terra a mo' di sostegno per tirarsi su con la schiena. Capisco la gravità della situazione e non esito a chiamare subito il 118 spiegando dove sono, la tipa dall'altra parte del telefono non capisce bene e quindi devo rispiegare tutto. L'ambulanza non arriva, al suo posto c'e' un uomo con una vecchia Panda rossa che mi fa segno di salire. Salgo e lo guardo: avra' 50-60 anni, il naso grande, la pelle abbronzata e mi parla con una voce pacata e abbastanza stentorea ma usando un tono tipo "a me non mi frega un cazzo di niente". Praticamente mi parla della situazione al pronto soccorso e intanto guida l'auto per le strade della mia citta'. Io capisco che devo contrattare con lui la richiesta di soccorso, perchè a me serve un ambulanza e a quanto pare ascoltandolo capisco che non è propenso a farmela arrivare sul posto. Cosi' alla fine glie lo chiedo: "Ma allora, questa ambulanza, me la dai si o no? Una parola secca dai!" e lui scuotendo la testa con una espressione da testa di cazzo mi fa capire che non me la fa arrivare. Cosi' scendo dalla panda, che ora è ritornata in prossimita' del punto dove si trova il ragazzo dolorante e scende anche lui. Camminiamo tra persone che hanno visto il ragazzo e vanno verso di lui, cosi' ne approfitto e dico a voce alta: "bene, se non mi chiami l'ambulanza e non mi dai nemmeno una mano a soccorrere il ferito io ti denuncio per omissione di soccorso!" e cosi' facendo corro via, lui si spaventa e cerca di inseguirmi perchè ora ha paura, pero' lo perdo tra la gente che cammina. E' sempre notte, l'asfalto mi accorgo che è umido perchè fino a qualche ora fa è piovuto, il clima per fortuna non è aggressivo nonostante il caldo estivo, il ragazzo sta ancora li e io provo a chiamare ancora una ambulanza.

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