giovedì 28 gennaio 2010

Escluso / Rifiutato / Furtivo

Primo sogno - Escluso

Mi trovo coinvolto nell'attività di un gruppo di ragazzi che fanno teatro, alcune facce mi sembrano familiari e altre no. Si stanno preparando per mettere in scena uno spettacolo ma alla fine io capisco che non sono gradito e vengo ignorato dallo staff. Tutto è caotico e confuso tra risate, grida, agitazione degli attori. Io mi allontano e vado tra il pubblico: siamo in un teatro circolare a ellisse con i posti per il pubblico disposti su 3 piani come i loggioni di un teatro. Il palco sta nell'area centrale dell'"ellisse" ed è sterrato. Il teatro è a cielo aperto. Il pubblico si esalta a vedere questo spettacolo, io non capisco nulla di quello che avviene sul palco a terra e tutto è caotico. Tutti applaudono, io continuo a non capire che cosa applaudono e mi sento molto depresso, sono stato escluso dagli attori e anche dal pubblico che non mi considera minimamente. Che sta succedendo?


Secondo sogno - Rifiutato

Un mattino mi presento nella canonica di una parrocchia che non conosco, so di essere uno straniero in quella zona e di venire da lontano ma ho bisogno di parlare con il prete. Lo trovo subito, chino a sistemare alcuni oggetti nella sua stanza-ufficio, stanza che è un garage con il portone sollevato in posizione orizzontale.
Si rialza e mi guarda, è giovane, avra' circa 35 anni massimo 40, alto 1,78 e ha la barba e i baffi neri ma non è una barba folta ed è vestito interamente della tonaca nera. Alle sue spalle il portone aperto lascia intravvedere un prato, forse il prato del campetto da calcio dell'oratorio...
Lo saluto e gli chiedo quando posso confessarmi, perchè sento questo bisogno, ma lui dice che è molto impegnato e che non puo' subito, allora gli chiedo quando posso ritornare e mi risponde che forse dopo due settimane puo' ricevermi, a questo punto un po' irritato e deluso gli chiedo quando posso prendere appuntamento ma lui divaga, mi guarda con la sua espressione fredda e vagamente ostile e mi fa intendere che rifiuta di compiere il suo dovere. Insomma non mi vuole tra le palle. Cosi' sono costretto a pensare di andarmene e mi sveglio.


Terzo sogno - Furtivo

E' notte inoltrata, forse sono le ore 2 o le 3 e con un amico decido di entrare nella ex biblioteca comunale. Ho la chiave che mi è stata lasciata da tempo quando in passato facevo il servizio civile. Entriamo cosi' dalla porta principale e accese le varie luci saliamo le scale al primo piano, percorriamo un corridoio largo (da cui partono ai lati del muro dei mini corridoi con pavimento di legno che portano a piccolissime stanze di lettura) e infine arriviamo a una stanza quadrata con una scrivania vuota e grigia e un monitor con tastiera posizionato in un angolo della stanza (che pare abbia la moquette). Il monitor è vecchio, un 14 pollici crt che fa molto anni 80 o primi anni 90 e mostra la pagina di ricerca di google.
Ho portato il mio amico li perchè lui necessita di navigare per trovare qualche annuncio di lavoro e intanto ne approfittiamo per girare di notte visto che non abbiamo sonno.
Dopo un'ora circa abbiamo finito e faccio per tornare indietro: le luci accese che si vedono dall'esterno attraverso le finestre spero non abbiano attirato l'attenzione degli eventuali rari passanti. Ripercorriamo il corridoio illuminato dalla luce gialla di lampadine al tungsteno e mi rimetto a osservare quelle stanze piccole di lettura e i relativi passaggi stretti...noto anche una scalinata che va giu' verso lo scantinato: provo una sorta di terrore nell'immaginare dove porta e mai mi permetterei di percorrerla. Anche le stanze di lettura mi inquietano: hanno una parete di vetro che permette di vedere chi vi è dentro che legge e sono in qualche modo comunicanti con la scalinata dei sotterranei. Lascio tale scalinata alle mie spalle e procedo a uscire da questo posto. Una leggera ansia mi pervade, non so perchè.

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