mercoledì 16 giugno 2010

Due sogni

Primo sogno
Sto chiacchierando con una insegnante di lettere e le dico apertamente che "Leopardi è un pessimista, un tipo triste che fa venire la depressione" e lei obietta immediatamente descrivendomi ciò che veramente il poeta vuole esprimere con le sue opere, i suoi scritti, eccetera. E cosi' vengo a scoprire un mondo di cose che sono l'esatto contrario di ciò che si studia a scuola e mentre questa donna mi descrive concetti, tematiche e sentimenti di questo personaggio mi passano davanti, come un film, sequenze riguardanti la natura, l'uomo, il mondo. Questo insieme di parole, immagini e anche musica mi fa commuovere e ringraziare l'insegnante. E cosi' anche io divento un "vero" scopritore di questo personaggio storico e di tutti i suoi "segreti" che da anni mi sono stati negati da lezioni scolastiche antiquate e noiose. Il sogno finisce, mi sveglio e non riesco ricordarmi più nulla delle bellezze che mi ha esposto tale insegnante.


Secondo sogno
Cammino e chiacchiero con amici sotto i portici di una città che non conosco, il pavimento sembra essere di marmo bianco, cosi' come le colonne e il "soffitto" che sta sopra di noi. Il porticato è lungo, fa una curva leggera sulla destra che in prospettiva si perde all'infinito ed illuminato da luce bianca vagamente calda. Deve essere autunno perchè vedo le mie scarpe scure invernali e i jeans spessi. Seduti alla base delle colonne e appoggiati al muro alla mia destra vi sono altri ragazzi che parlano tra di loro, tutti vestiti con abiti o giacche marrone scuro o blu. Tutti chiacchierano, conversano, si fa un po' fatica a passare perchè i ragazzi sono molti. Sembra di essere in una zona universitaria.
E mentre parlo con i 3-4 amici con cui cammino sento uno di loro che parla e che dice una frase tipo: "eh si ho dovuto usare il metodo simbolico per calcolare e risolvere l'esercizio..." e allora capisco anche in quale anno mi trovo. Sono nel 1999 e forse non è autunno ma forse febbraio o marzo e infatti guardando bene i miei amici vedo che sono piu' giovani e che sono all'universita' con loro e sto studiando un esame ostico che porta con se' difficolta', fatica e ansia. Mi viene in mente anche una canzone-meteora di quell'anno che oramai nessuno ricorda piu', ma io sono fatto cosi', ho una memoria che registra tantissime cose e sono costretto a ricantarmela da solo, perchè tanto nessun'altro la riconosce e nessun'altro la sa apprezzare. Per fortuna il 1999 è un ricordo lontano.



Nessun commento: