sabato 29 dicembre 2007

C’e’ fermento nelle terre di Arazzus. Il popolo e’ agitato, si dispera e non sa piu’ come far fronte alla decadenza irrefrenabile che da diverso tempo invade il paese.

Anche il sovrano Feanor e’ estremamente preoccupato e teso, la citta’ che tanto ama sta attraversando un lungo e difficile periodo segnato da fughe di sudditi, pestilenze e una guerra che oramai e’ prossima a cominciare.

La prosperita’ e la felicita’ sono quasi del tutto un ricordo. Feanor non riesce a darsi pace: il NOLOC, l’oggetto gelosamente conservato e protetto nella torre di Arazzus e’ stato rubato. Il Noloc da secoli contribuisce con il suo potere benefico e puro a mantenere la vita, la prosperita’, la serenita’ e la pace.

Un individuo senza scrupoli, mosso da invidie e gelosie e’ riuscito a eludere le protezioni della torre e ha rubato questo oggetto. Nessuno sa chi e’ stato, e inoltre pochi sanno come sia fatto veramente il Noloc: e’ un oggetto antico le cui dimensioni ne permettono facilmente l’occultamento, null’altro si sa.

Si dice che Orbus, un eremita che abita da sempre nei boschi di Semil, conosca veramente come e’ fatto il Noloc e il potere e l’energia che esso riesce a sprigionare: questo vecchio, che vive a contatto con la natura e si veste in modo povero, e’ l’unico che puo’ aiutare il sovrano a ritrovare l’oggetto perduto. Orbus da solo non puo’ fare molto, cosi’ decide di recarsi da Feanor per proporgli una sorta di piano: Orbus sa che servono le forze congiunte di persone coraggiose e determinate, persone che possono unire la loro magia per trovare e sconfiggere colui che ha rubato il Noloc. Feanor e’ disperato, appoggia questa proposta senza esitazione e su consiglio di Orbus ordina ai messaggeri di trovare e convocare al piu’ presto la Grande Casata dei Druidi, degli Arcimaghi e degli Stregoni capeggiate da Thorgar, Oberon e Radagast.

Questi ultimi arrivano a cavallo e non fanno in tempo a varcare l’ingresso del castello che Feanor corre verso di loro e compiendo un gesto ignobile per un sovrano si inginocchia e li implora di aiutarlo perche’ non puo’ piu’ sopportare di vedere la sua terra in sfacelo.

I capi delle casate comprendono la situazione, conoscono Feanor e sanno che e’ un uomo di buon cuore: promettono di aiutarlo senza condizioni, sanno di essere per lui l’unica speranza di poter far risorgere Arazzus, oramai a un passo dall’oblio e dalla disperazione. Le casate posseggono poteri e saggezza e i maghi, grazie agli oggetti e le tecniche che li contraddistinguono l’uno dall’altro, sono pronti alla sfida.

Non c’e’ piu’ tempo ora per pensare, bisogna agire, subito!

Nessun commento: