lunedì 14 gennaio 2008

Gita in Germania

Mi trovo nel camioncino con il capo scout Stefano (o forse nella sua auto), sul lato passeggero di fianco a lui che guida. Stiamo per arrivare in un parco che si trova in Germania. E' mattina e c'e' il sole.
Arriviamo al luogo prestabilito ma non troviamo parcheggio e allora Stefano gira un pò ovunque attorno alla sede del parco guidando anche su delle "isolette" di prato verde tenuto alla perfezione rovinandolo con il segno dei pneumatici. Finalmente trova le indicazioni le righe bianche sull'asfalto che delimitano il parcheggio e le aree di sosta per le auto e si infila in uno di questi spazi. Scendo dal camioncino pensando ai poveri prati rovinati, e mi guardo intorno: vicino a noi ci stanno i parcheggi degli autobus, alcune di queste sono già arrivate, altre si stanno per fermare nelle zone delimitate dalle striscie. Appena ferme ecco che dalle porte esce una marea di persone, tutte anziane con prevalenza donne. "Cavolo! Quanta gente in questo posto, ma ci staremo tutti? Deve essere proprio gettonato e famoso". Ci incamminiamo verso i prati del parco, camminando ancora sull'erba, il sole sopra di noi non scalda anche se probabilmente è una giornata di tarda primavera. Ci sistemiamo in un punto con gli zaini e guardandomi attorno vedo che molta gente va verso un edificio. Compare dal nulla Sara, che mi spiega che c'e' una chiesa immersa nel verde famosa perchè al suo interno tante persone chiedono aiuto a Dio, e sono tanti i casi in cui si sono avuti miracoli o si sono esauditi desideri particolari che le persone hanno chiesto: questo parco insieme alla chiesa è considerato come un luogo particolare, sacro e di speranza.
Anche se vorrei star fuori a prendere il sole e a cazzeggiare, mi sento in dovere di andare in quella chiesa, anche io ho qualcosa da chiedere, so già che cosa chiedere e l'occasione che mi si presenta è piu' unica che rara. Così con Sara mi incammino ed entro nella chiesetta. Mi dice che c'e' un modo particolare per chiedere aiuto a Dio, ovvero bisogna tenere nel palmo della mano una piccola candela bianca cubica spenta (lo stoppino è nero ovvero usato, il lato del cubo della candeletta è di circa 3cm) mentre si fanno le preghiere e poi passarla al tuo vicino. Poi bisognava fare altre cose che non riuscivo a capire e quindi li, nella chiesetta, non ho seguito bene la procedura. La chiesetta non è piena, ci sono poche persone, c'e' silenzio.
Mi rendo conto perchè ho visto tante persone anziane e quasi tutte donne e sempre nel sogno faccio una considerazione senza peli sulla lingua: spesso le persone anziane fanno rosari, vanno in chiesa, eccetera quando in giovinezza forse non ci andavano mai, adesso che sentono la fine vicina forse prese dalla paura si mettono a fare le supercredenti... che tristezza. Ecco perchè vengono in massa qua con gli autobus, a cercare miracoli "a gratis"...
Finalmente tocca a me prendere tra le mani la candeletta, un po' la agito tra i palmi semichiusi in modo simile a quando si agitano due dadi, faccio le mie due preghiere con sobrietà, sperando che siano ascoltate, e soprattutto non provo quella smania e la brama di miracoli come tutte quelle vecchie.
Esco e torno al prato e che ti trovo? Franco che ha tirato fuori il fornellino da campeggio e sta scaldando una pentola, tale pentola pero' è molto grande (è quasi un paiolo) e mi chiedo dove l'abbia tirata fuori! E' di rame, con il fondo "a punta", tipo guglia al contrario e non piatto come le pentole normali e scotta. Gli dico: "Franco, menomale che sei scout e che di solito carichi nello zaino la roba essenziale, ma dove l'hai tirata fuori quella pentolona? E poi insomma... prima arriviamo e roviniamo il prato, poi tu tiri fuori tutta sta roba in un prato tenuto bene in Germania!!! Ma roba da farci cacciar fuori!!" e lui risponde: "Eh ho fame!" e vedo che in mano ha una scatola di fagioli appena aperta che versa direttamente nella pentola. Gli dico subito: "Pranzo alla Bud Spencer e Terence Hill eh!", vicino a me e a lui invece Stefano è coricato sull'erba e dice che ora si fa un pisolino. Il sole ci illumina.
Poi tutto si fa confuso e il sogno svanisce, mi sveglio...

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