mercoledì 9 gennaio 2008

Tromba d'aria in campagna

Sto andando a trovare la mia amica Grazia, che sta in un casottino di legno vecchio, oramai dal colore nero con venature bianche: è costituito da tre pareti e un tetto. Si, tre pareti, perchè la quarta è assente e mette in mostra tutto ciò che sta dentro alla casetta. Intorno ad essa un campo arato, perchè la casetta si trova nel bel mezzo di questo campo con zolle di terra smosse. Dietro la casetta c'e' foschia che non permette di vedere oltre, un cielo grigio che non promette stabilità e un po' di freddo.
Entro, la saluto, la abbraccio e subito ecco che dal suo collo sento il profumo di uno di quei suoi bagnoschiuma unici che solo lei sa trovare e penso tra me e me: "ma come fa a far durare il profumo così a lungo sul suo corpo quando si lava? a me sparisce nel giro di qualche ora". Mi guardo intorno: diversi contenitori di bagnoschiuma ai profumi più vari disposti su mensole di legno attaccate alle pareti, su un tavolino ci sta un MacBook Pro acceso di colore bianco (la versione con schermo piccolo) e di fianco, non ancora in funzione, uno di quei porta-foto digitali che vanno molto adesso, quelli che fanno da soprammobile e che permettono di far vedere decine di foto in sequenza.
Parliamo un po' e a un certo puntovedo da lontano, nella foschia, che c'e' vento e vedo che si sta formando una piccola tromba d'aria che sta venendo verso di noi: per quanto sia piccola (è alta due metri da terra) è comunque pericolosa perchè si avvicina rapidamente e vedo con chiarezza la zona d'aria di grigio un po' piu' scuro (rispetto alla foschia) che costituisce la parte di vento che ruota attorno all'occhio del ciclone.
Usciamo e ci allontaniamo quasi correndo, ogni tanto mi volto indietro per controllare la nostra distanza rispetto a quella brutta cosa e dico: "speriamo non distrugga la tua casetta", ma ecco che la tromba d'aria ci passa proprio in mezzo e frantuma il legno in mille pezzi che si spargono attorno alla tromba d'aria stessa in modo circolare. Siamo sempre in mezzo alla campagna, guardo per terra e vedo i nostri piedi che camminano su una strada formatasi nell'erba a forza di camminarci sopra da altre persone.
Compare una ragazza terrorizzata dalla tromba d'aria, non ricordo che cosa mi diceva, ma comunque le risposi a tono e mi sembrava una rompiscatole. Da quel punto la mia amica sparisce. Non ricordo altro, anche se so che sono successe un sacco di cose, colpa del sogno che sparisce nel giro di pochi minuti dal risveglio.

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