giovedì 6 marzo 2008

Si provano sempre sensazioni particolari quando ci si trova seduti vicino a un boss della mafia americana, allo stesso tavolo con lui e gli altri pezzi grossi della "famiglia", incravattati con giacche stirate e firmate. Ebbene si, per quanto sia nuovo ed entrato da poco mi devo essere comportato bene e lui mi ha preso tra i suoi scagnozzi piu' stretti. Tuttavia sto facendo il doppio gioco, perchè non voglio diventare come lui, ma questo lo so solo io per fortuna, nessun'altro sospetta. Il boss, identico ad un Al Pacino in gran forma con gli occhi leggermente spiritati, si fida di me e io mi comporto come un perfetto mafioso sottomesso: gli do ragione sempre, non lo guardo negli occhi e non faccio nemmeno il gagliardo con frasi ad effetto o ragionamenti "originali".
Il tavolo a cui sono seduto è rettangolare, ma si lo riconosco, sono nel mio salotto di casa!!! Vicino a me, sempre seduto e con la faccia da stronzo e da "uomo che non deve chiedere mai" ci sta un altro giovane picciotto che si vanta, era colui che prima guidava l'auto del boss e che è stato anch'egli promosso e puo' sedere con noi. Tuttavia questa sua "promozione" gli ha dato alla testa e ora spara frasi ad effetto e a un certo punto dice a voce alta: "ecco adesso vorrei proprio un po' di biscotti con gelato al fior di latte", il boss lo guarda malissimo e senza esitare tira fuori la pistola e gli spara in testa. Sebbene io riesca a non far notare le mie sensazioni di sgomento e orrore mi sento un po' provato da questa scena violenta ma non mi giro ne a guardare il boss ne a guardare il corpo senza vita alla mia destra. Penso: "qui è un mondo perverso dove ognuno pensa per sè e tutto il resto come riti, abitudini e frasi fatte è farsa degna di un attore teatrale".
Usciamo fuori dalla casa e passaggiamo per la strada, il cielo è probabilmente grigio, si sente un bambino piccolo, un neonato che piange nelle braccia della madre, accanto a lei il marito e il loro cane. Il boss infastidito dà ordine di sparare a questo bambino e alla madre e al padre... un picciotto va verso di loro e spara.
Ecco che mi ritrovo nella sala di prima, e vengo a sapere che è rimasto vivo il cane di questa famiglia, il cane ora si trova nel nostro salotto e cerca carezze. E' gigantesco, grande come un rottweiler ma sembra di razza bastarda, è bianco, il muso lungo. Qualcuno vorrebbe sparare anche a lui ma.... abbiamo una idea: andare nel paese della famiglia appena sterminata per riconsegnare il cane, in questo modo faremo bella figura! La famiglia appena sterminata, non è morta, è ancora viva e sta bene...probabilmente nel sogno nonostante gli spari non sono morti e ora cercano il loro cane.
Non ricordo piu' altro perchè è suonata la sveglia.

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