mercoledì 5 marzo 2008

Sono a Modena al campus universitario e sto girando a piedi per dipartimenti (Fisica, Matematica) con la mia amica Vale che mi sta raccontando che negli ultimi tempi, l'universita' sta' affiancando agli ultimi studenti del VOD un tutore personale. Cos' alla Vale (a me non più perchè ho finito gli studi) hanno assegnato un ragazzo che avra' avuto circa la sua eta', occhi azzurri, che assomigliava un po' al cantante dei depeche mode. La Vale mi parla molto di questo ragazzo, dice che è un po' pedante, che non ti molla un secondo, quasi una sorta di personal trainer che ha la missione di farti studiare e passare gli esami, sempre presente e pronto a bacchettarti se ti fermi... ma in modo professionale. Giungiamo in un'aula dove Vale mi continua a descrivere questo ragazzo, quando ecco che entra e io intuisco che è lui da come lei lo guarda. Lui non è antipatico ma la mia amica non lo sopporta, perchè non vuole che uno ti stia sempre li a controllare a distanza e che ti dica cosa devi fare. Io esco dall'aula per lasciarli soli a lavorare ma lui mi segue e una volta che siamo fuori si presenta e mi stringe la mano, mi parla della sua "allieva" e mi confida che la Vale le piace. Continuando a parlare mi dice, utilizzando un proverbio tipico modenese (che nel sogno mi sono inventato), che lui condivide con lei dei segreti che non svelera' mai a nessuno, perchè è il suo tutore e certe cose le deve portare con sè fino alla morte.
Successivamente sparisce e mi ritrovo a passeggiare con la Vale che si guarda attorno per non essere vista da questo tutore, entriamo in una specie di salone/edificio nuovo del dipartimento di fisica che hanno costruito per creare e testare le antenne...dentro ci sono delle cabine grosse come quelle dei telefoni pubblici create appositamente per il pubblico di visitatori dove si possono provare degli effetti fisici elettromagnetici, ma io non ci entro perchè ho paura. Ci entrano altri studenti che fanno facce strane... la prima cabina permette di aumentare la gravità e di farti sentire piu' pesante (non so come, ma intuisco che usano qualche proprieta' legata all'elettromagnetismo), la seconda fa provare sul proprio corpo l'effetto "Dreyer" o "Meyer" dal nome di un fisico che ha scoperto tale proprieta' fisica che non ho mai sentito nominare. Un terzo esperimento consiste nel sedersi su una sedia di fronte a un tavolo dove ci sta un Rocchetto di
Ruhmkorff e una persona che lo accende e regola la "potenza". Io che conosco gia' il dispositivo, trattenendo una risatina invito la mia amica Vale a sedersi e a provare, aspettandomi da un momento all'altro che lei faccia un salto per la corrente forte che passa tra gli elettrodi che deve tenere in mano... purtroppo il sogno si interrompe bruscamente perchè il mio gatto salta sul letto e mi sveglia!

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