domenica 27 aprile 2008

Due brevi sogni confusi

Primo sogno.

Il padre, ma soprattutto la madre, di una ragazza con cui ho litigato qualche anno fa vuole fare la pace. Lo so, non so come mi sia giunta questa voce ma lo so bene e la cosa non mi turba, anzi, mi tiene sulle mie idee, sulle mie argomentazioni e punti di vista. Tuttavia l'atmosfera vissuta nel sogno è rilassata, le acque si sono calmate e non c'e' piu' quella tensione e quella "perversa cattiveria" palpabile a cui ero oramai tristemente abituato. La casa di questa famiglia ha le pareti i in vetro lucido e trasparente e la porta è di facile apertura e accesso. Cosi' entro nella casa, un po' teso ma comunque lucido, sereno e soprattutto molto serio, cosi' serio che sento contrarsi i muscoli attorno agli occhi (quelli che si trovano nella parte inferiore della fronte). Arrivano padre e madre che mi salutano con educazione e io mi siedo a un tavolo anch'esso di vetro. La madre comincia una brevissima discussione le cui frasi non ricordo ma che dai contenuti sono chiarissime. I suoi modi vogliono essere accomodanti, vuole sistemare tutto, è quasi servile nel modo che ha di parlarmi e nella espressione del viso. Ma io non voglio risolvere la cosa come vuole lei, io sono fermo sui miei punti, io sono inamovibile, io non ne voglio sapere di compromessi stupidi e mediocri. Cosi' mi alzo ed esco dalla porta. Ho fatto solo due passi e la porta della casa dietro di me si apre e la madre ancora cerca di convincermi a chiudere il discorso (si intuisce che sa di essere in torto) ma io la fermo e le dico: "si certo, adesso guardi chiamiamo un avvocato e seguiamo l'iter burocratico della legge e poi lasciamo decidere a un tribunale". La madre si spaventa e si sente vinta, io invece esco vincitore: non mi permettero' mai di cambiare i miei punti di vista, non voglio piu' avere a che fare con certe bassezze!
In un secondo momento ecco che vengo ancora invitato alla casa, questa volta a pranzo. Sono seduto allo stesso tavolo e la madre mi sta portando una pietanza, sembra scamorza affumicata calda aassieme a qualcos'altro, forse una frittella o uuna cotoletta...boh, fatto sta che capisco che vuole addolcirmi con questi metodi stupidi, vuole far vedere che si è ingentilita, che non è piu' la megera arcigna e stronza di una volta. No, non ci sto, questa cosa è irritante, mi alzo e me ne vado ancora. Non ricordo cosa le dissi. Di sicuro, ebbi l'ennesima conferma che io avevo ragione a stare sulle mie posizioni e che lei forse ha capito (ma non ancora del tutto) che ha sbagliato a comportarsi male con me, a trattarmi come un idiota. Io comunque rimango sempre piuttosto sereno, lucido e a pieno possesso delle mie facoltà. Per quanto l'evento sia in sè drammatico io rimango vincitore.


Secondo sogno.

Sono accanto a una ragazza che disegna molto meglio di me, io e lei stiamo facendo una sorta di esercizio di disegno (forse siamo a lezione) su un foglio piu' grande di un A3, un foglio ruvido probabilmente, e la matita grigia viene esaltata da della luce proveniente da dietro di me (sicuramente da una finestra), luce del cielo di un mattino: luce "bianca". Io guardo il mio disegno e so che quello che ho fatto l'ho raggiunto con fatica, costanza, forza di volonta' e anche passione, so che è stata dura e che pero' non è ancora finita. Accanto a me la ragazza disegna con una leggerezza della mano, con una facilita' e una graziosita' estrema: il suo disegno è molto piu' bello, piu' grande, piu' dettagliato (ad esempio con varie sfumature), piu' invitante da guardare del mio. Cosi' invitante che smetto di disegnare e mi metto a guardare quel disegno a matita e poi chiedo spiegazioni a questa ragazza su come ha fatto a imparare, le sue tecniche, qualche dritta ecc... e il discorso passa poi alla musica, le dico che sto imparando il pianoforte e che riesco a fare alcune cose in particolare. Lei dolcemente, con naturalezza mi spiega che sa fare quello e anche di piu' e mi fa vedere: li a fianco c'e' una tastiera di pianoforte e la sua mano si muove con abilita' degna di chi ha il pianoforte "nel sangue".
Io rimango stupito di tutta questa abilita' e sebbene la ragazza sia comunque modesta e non esibizionista, sento un po' una sorta di inferiorita' dentro di me, perchè mi rendo conto che la strada per arrivare al suo livello per me è ancora lunga.

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