martedì 13 maggio 2008

1) In un paesino forse ai piedi delle alpi mi trovo a passare alcune giornate di relax, vivo in una sorta di casa-appartamento piuttosto grande di cui utilizzo solo due stanze. Dopo di me arrivera' una mia amica che non vedo da tanto che usufruira' di questa abitazione. Mancano pochi giorni e poi me ne andro' da questo posto, non so perchè ma in bocca ho una parte di denti che mi viene via e che con la lingua cerco di ri-sistemare nella sua sede. Ci riesco ma sono un po' preoccupato perchè nel sogno questa cosa puo' dare fastidio a chi verra' dopo di me nell'appartamento.
Esco dall'appartamento e mi incammino per il paese, l'aria fuori è fresca e ha piovuto da poco, le vecchie case che guardo attorno a me hanno le mura bagnate con segni evidenti di vecchiaia.
Per qualche motivo a me oscuro sto per venire a conoscenza di un segreto del posto, un segreto che coinvolge qualche abitante che io conosco bene e di cui sono amico, io e altre 2 persone (presumibilmente ragazze) ci ritroviamo e incamminiamo per indagare quando una quarta persona, un ragazzo nostro amico, spunta fuori all'improvviso e ci minaccia con una pistola e un fucile a canne mozze. Lui sa' delle nostre indagini ed è stato incaricato da qualcuno "piu' grande di lui" a sequestrarci. Questo ragazzo cosi' sotto la minaccia della pistola ci fa camminare verso una scalinata che parte a livello del terreno e che va verso un piano interrato, cominciamo a scendere la tromba di scale sempre piu' in basso (sono tantissime) e ogni tanto ci fermiamo a scambiare due parole con questa persona che risponde volentieri ed è educata ma appena nota un movimento sospetto ci minaccia senza esitare con quella pistola. Arriviamo a una sorta di centro commerciale sotterraneo in cui pero' non entriamo e proseguiamo la discesa delle scale (la cui tromba è simile a quelle delle uscite di emergenza degli edifici a piu' piani). In qualche modo io riesco a rubargli il fucile e provo a sparare contro di lui ma il fucile sembra un giocattolo e il rumore degli spari è quasi nullo...insomma il fucile è inutile. Ogni tanto ci fermiamo per entrare in qualche stanza o sala sempre sotto terra, io allora ne approfitto per cercare di carpire qualche informazione a questo ragazzo che consideravo amico, lui risponde sempre e non si scompone mai, capisco da come reagisce che è sotto l'influenza di qualcuno che lo tiene in scacco a sua volta. A volte capita che riesca anche a rubare la sua pistola che ha appoggiato da qualche parte, ma appena provo a sparare...le pallottole mancano, allora sconsolato glie la rido' indietro (una pistola senza pallottole non serve a nulla). Ancora non so dove mi vuole portare, chissa'! In qualche modo riesco a fuggire, ma sono sotto tiro, se mi vede mi spara, e io devo cercare un telefono per chiedere aiuto.


2) E' mattina, e assisto a una sorta di battibecco-diverbio che quasi viene alle mani tra un uomo cicciottello con la barba e i carabinieri. Quest'uomo possiede un arpione di quelli che si usano per la caccia sott'acqua da chi pratica snorkeling o sport affini. Capisco che lo vuole usare contro qualcuno e allora un uomo vicino a me glie lo ruba per evitare che costui faccia del male a qualcuno. L'uomo che ha rubato l'arpione è molto vecchio, non parla, ha pochi capelli ma ha la pelle ancora piuttosto giovane che è anche leggermente abbronzata. Indossa una sorta di veste unica, lunga fino alle caviglie, un po' rigida, a righe verticali che è senza maniche e ha le spalle larghe (sembra quasi un indumento da personaggio fantascientifico di un fumetto).
Quest'uomo promette all'uomo di restituirgli l'arpione, ma non adesso. Passano diversi mesi e io seguo quest'uomo che vive in una casetta umile e piccola, costruita con parti trovate dal robivecchi. La casa è situata sul ciglio di una strada tutta dritta fatta di terra battuta ricoperta di ghiaia bianchissima, una strada che si trova su una sorta di cima di una collina, e che permette di vedere dall'alto il mare e il cielo azzurro. E' ancora mattino e quest'uomo, che mi sembra sempre piu' una sorta di maestro spirituale di cui posso fidarmi e da cui devo prendere esempio, si ricorda che deve restituire l'arpione a quell'uomo con la barba visto tempo prima, decide pero' di comperarne uno nuovo piu' avanzato e che questo fara' piacere all'uomo ancora un po' infelice per la perdita dell'oggetto. Esce dalla porta di casa e si incammina, ma non muove i piedi, "scivola" con i piedi rasenti a terra della strada ghiaiosa, a gran velocita', mantenendo il corpo eretto e guardando avanti. Passa di fianco a persone che camminano e si dirige con sicurezza verso il luogo in cui sa' che trovera' un nuovo arpione. Questo potere di muoversi a gran velocita' mi fa capire quanto sia dotato di potere spirituale e soprannaturale e mi lascia stupito.
L'uomo torna con un arpione nuovo e lo appoggia in casa. Passa in questa strada l'uomo con la barba ma ecco che quest'uomo ancora viene infastidito da tre ragazzi naziskin, pelati e grassi, che vogliono prendersi gioco di lui. Allora il "maestro" tira fuori l'arpione e minaccia queste persone, che si spaventano e poi capiscono l'errore che hanno commesso, intanto l'arpione viene restituito all'uomo con la barba che è felicissimo e non si aspettava un tal regalo. I tre ragazzi pelati entrano nella casa e hanno subìto una trasformazione: ora sono docili, sorridenti, socievoli e vogliono passare una giornata serena con noi.

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