martedì 24 giugno 2008

Due sogni che ricordo male.

Primo sogno
Durante la seconda guerra mondiale, per evitare che tutti i libri vengano bruciati dai nazisti, io e altre persone li rubiamo ovunque essi si trovino e li nascondiamo in un posto segreto. Una volta rubati (vecchi, nuovi, non importa) li sistemiamo uno sopra all'altro in modo tale che l'insieme delle centinaia di libri costituisce un gigantesco "rettangolo". Impilando infatti i libri uno sull'altro siamo riusciti a disporli come un enorme rettangolo compatto, dalla profondita' non molto elevata ma dalla base e altezza notevoli (la base è piu' lunga dell'altezza pero'). La grande stanza dove nascondiamo i libri non so dove si trova, da dentro non si sente alcun rumore proveniente da fuori, come se fosse un posto sotterraneo e lontano. Nessuno l'ha scoperto e mi chiedo come non facciano a sospettare un movimento di persone che sottrae i libri dal rogo. Tuttavia la fuori c'e' la guerra, i temibili soldati che parlano in tedesco, i controlli, i rumori delle bombe, gli incendi...
Io faccio il doppio gioco, mi sono fatto passare per soldato tedesco e ho affittato una stanza in una casa di nobili tedeschi. Devo sempre essere pronto perchè qualche volta possono irrompere nella mia stanza loro o dei soldati per controllarmi (tutti sono sospettosi), e infatti io sono pronto a questa evenienza, e nella mia stanza mi vesto da vero soldato tedesco con tanto di elmetto e mitraglia a dietro la schiena a tracolla. Appena uno di loro entra io allungo il braccio nel classico gesto, ma mi accorgo di averlo fatto con il braccio sinistro invece del destro. Fa nulla, tanto ci sono cascati. E non sanno chi sono realmente.
Porto altri libri nel posto segreto, e guardandoli bene, sia quelli che ho in mano che quelli gia' inpilati sono alternativamente gialli e blu, e sono lucidi e perfetti come se fossero dei mattoncini lego giganti.
Il grande rettangolo di libri è cosi' compatto che lo si puo' scalare, ma mentre disponevamo gli ultimi libri in cima ecco che notiamo che i libri non stanno fermi, cadono scivolando gli uni sugli altri...insomma meta' libri dalla cima cadono giu' rovinando la "costruzione". La cosa ci dispiace ma per fortuna possiamo ricostruirla, il fatto è che non sappiamo spiegarci come quei libri si siano potuti "staccare" d alassù e far cadere a catena tutti gli altri.


Secondo Sogno.
Devo andare in chiesa, è pomeriggio, non ho una gran voglia e quando provo a entrare da una porta secondaria mi trovo davanti persone che escono e che non mi permettono di entrare. La prima di queste è un cieco, lo riconosco dal bastone bianco, e poi a seguire altre persone cieche con bastone bianco annesso che escono a passo deciso. Alcune di esse sono suore! Altre persone entrano ed escono da quella porta e io sono costretto a rimanere fuori a guardarle e decido di non entrare. Giro li attorno e incontro A. che mi tira fuori un foglio A4 bianco non piegato e rigido con su delle scritte nere, mi guarda e mi dice: queste sono le 20 regole che servono per salvarsi, tu max sei qui. Con il dito mi indica un punto che sta piu' in basso del foglio, come per dirmi che io non ne ho fatta neanche una di quelle 20 cose e quindi sono fuori, sono perduto. La cosa mi stupisce perchè ero convinto di averne fatta qualcuna e adesso mi sento un po' confuso e vagamente dispiaciuto. A. aggiunge pure che altri come me che non hanno fatto nulla di queste cose hanno patito grandi sofferenze.
Decido di correre ai ripari, devo entrare in chiesa, entro da una entrata principale questa volta, guardo se trovo una panca libera, e vedo che molte sono riservate agli scout, lo capisco dalle bandierine azzurre disposte su supporti verticali alti poco piu' di un metro attorno alle panche ancora vuote. Nella chiesa entra una luce bianca strana, che non so da dove provenga, la messa non è ancora cominciata ma so che partira' a momenti. Da lontano qualcuno mi saluta, è qualcuno che conosco e che mi invita a sedermi con lui, menomale ho trovato qualcuno perchè mi sentivo teso e un po' intimidito. Vado da lui, ma a quel punto il sogno finisce.

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