mercoledì 4 giugno 2008

Primo sogno
Sono in montagna, o forse zona collinare, il cielo fuori è grigio e il clima mite da primi giorni di maggio. In casa mia, che si trova proprio in collina, scovo un libro di racconti gialli/thriller piuttosto famoso che descrive in modo molto efficace le situazioni si suspence, mistero, paura e inquietudine.
Leggo il primo racconto, e scorrendo le pagine ricordo di averlo gia' letto, ma proseguendo nella lettura e leggendo le parole mi immedesimo nel personaggio, quindi ecco che mi ritrovo proiettato nella storia, con gli occhi del personaggio che coincidono con i miei e dove sento una voce narrante che è proprio la mia che proviene da una direzione imprecisata. E' come un film. Il racconto parla proprio del luogo in cui vivo (la mia casa tra le colline) e comincia partendo dalla mattina: mentre facciamo colazione io e i miei genitori qualcuno bussa con forza alla porta a vetri affumicati, vedo la sagoma scura dietro la porta. Apriamo e ci si presenta davanti una ragazza che sta facendo una raccolta di offerte per una sorta di campagna contro l'utilizzo di animali, sulle spalle ha una specie di scialle sintetico che rappresenta la sua volonta' a non comprare indumenti provenienti da animali o una cosa del genere. Non so se gli diamo qualcosa, fatto sta che se ne va percorrendo la strada sterrata in salita che sta davanti all'entrata di casa nostra. Io a questo punto esco di casa, mi vedo fuori, sulla strada collinare che porta a casa mia, sono quasi arrivato e sono a 30 metri da casa mia quando vedo uscire dalla porta di corsa un uomo, non lo vedo in faccia ma di spalle, con camicia bianca e pantaloni grigi. Corre forte, è lui l'assassino o il personaggio inquietante del libro! Lo inseguo ma lo perdo di vista. Mi sento teso e questo evento mi turba, perchè fa parte del racconto del libro e sento che succedera' qualcosa come un colpo di scena... Il me stesso che leggeva il libro si ferma,i miei occhi sono ritornati a rivedere le pagine scritte e chiudo il libro e lo ripongo sullo scaffale.


Secondo sogno
Sto facendo le prove per lo spettacolo del 28 giugno con gli utenti del centro psicosociale, ma non siamo nel nostro solito luogo dedicato alle prove. Siamo in una specie di piano interrato con salotto e corridoi annessi, non so perchè pero' entra la luce del sole dalle finestre. Stiamo provando uuna improvvisazione e io non so che dire, non so che fare, non so cosa inventarmi nonostante gli altri ragazzi sappiano bene cosa devono fare, io non riesco a concentrarmi e non ascolto cio' che mi dicono. Questa cosa mi preoccupa perchè l'improvvisazione sta per cominciare e io non so proprio cosa devo fare.
Successivamente, guardando fuori dalle finestre (che probabilmente stanno sul soffitto, ovvero a livello del terreno rispetto all'esterno) noto che siamo circondati da palazzi abbandonati, decadenti, e che la casa che sta al piano interrato appena sopra di noi è in rovina e la stanno pian piano demolendo. Cosi' dico a tutti che esco a fare qualche foto degli edifici che ci "circondano", prendo la Minolta A200 ed esco. Osservo bene l'unica parete di colore grigio chiaro della casa che sta sopra al nostro piano interrato (che è invece usufruibile normalmente senza problemi) e noto che lo stile con cui sono decorate le finestre e la porta (che ovviamente sono oramai semplici rettangoli in cui guardare attraverso) fanno pensare a una casa di campagna vecchia, almeno del 18esimo o 19esimo secolo, gli operai/muratori che smontano la parete pezzo per pezzo, lentamente. Mi dirigo verso i palazzi abbandonati. Sono a base quadrata, con la facciata costituita da barre di cemento grigio chiaro verticali e orizzontali che formano grandi quadrati corrispondenti agli appartamenti (oramai non piu' coperti da vetro) da cui non si vede nulla se non oscurita'. Riesco ad entrare in qualche stanza al primo piano di questi palazzi e scatto alcune foto che gradisco molto. Tra me e me spero ingenuamente e inutilmente di conservare le foto che scatto anche dopo il risveglio, anche se un dubbio forte mi prende... purtroppo non sarà così. Mi sto svegliando, le foto sono perdute.

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