lunedì 1 settembre 2008

Sono in una località balneare, forse all'estero o forse al confine con uno stato europeo. Il sole è appena tramontato, non si vede piu' ma il cielo emana ancora una luce che permette di vedere l'ambiente circostante. Mi trovo su una zattera, una zattera gigante, ampia, fatta di tronchi di legno del diametro di due spanne. Sulla zattera sono costruite delle casette piccole cubiche sempre in legno, i cubi hanno dimensione di 3-4 metri per lato circa e ce ne sono cinque o sei attorno a me. Sulla zattera, oltre a me, ci sono altri turisti. La zattera è una sorta di "trovata originale" per passare le vacanze sul mare, costruita interamente in legno è resistente e affidabile, al momento mi rendo conto che pero' non siamo in mezzo al mare, ma siamo "ormeggiati" vicino a una spiaggia e quindi la zattera sta a galla non tanto per l'acqua ma per una sorta di "collinetta" di sabbia sott'acqua che permette di mantenerla ferma. Guardo l'orizzonte del mare, laggiu' in fondo il cielo è ancora bianco mentre qua dove sono io ha raggiunto un blu quasi da sera, la luce pero' è ancora sufficiente a vedere dove metto i piedi. Cammino sulla zattera e vedo che c'e' pure un buco in uno di questi tronchi, guardo e vedo che dentro al buco c'e' una sorta di struttura di legno che mantiene robusta la zattera, insomma lo spessore dei tronchi è elevato e quindi non c'e' rischio di avere infiltrazioni o rotture. Decido di andare in bagno ed entro in uno di quei casottini cubici: sebbene sulla zattera non ci sia illuminazione il bagno è illuminato da una luce gialla a incandescenza, ma sembra piu' uno sgabuzzino che un bagno, sulle pareti vi sono appoggiate scope, assi di legno in modo quasi disordinato, e in un angolo ecco la turca... insomma un bagno un po' triste.
Esco dal bagno e insieme agli altri turisti guardo il cielo per osservare la luna: è una serata particolare perchè è possibile vedere la "luna nera", e in effetti la luna è nera nel blu quasi da notte del cielo! Non solo, vi è anche una sorta di stella cadente che si muove verso l'orizzonte, io la indico e corro verso l'orizzonte andando a mettere i piedi oltre la zattera, sulla sabbia bagnata della collina sottostante che fa da "spiaggia" perchè si estende oltre la zattera.

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