mercoledì 17 dicembre 2008

1° sogno

E' estate e sto girando intorno agli isolati con una vecchia 500 bianca o una fiesta dei primi anni 90. Al mio fianco, al posto del passeggero, la mia amica Valentina di Modena. Non so perchè è li con me, ma io le devo far vedere alcune cose della città, non so nemmeno perchè glie le devo far vedere ma è lostesso. Passo e ripasso per i 2 isolati che confinano con la mia casa, rifacendo lo stesso giro. Fuori c'e' il sole, è pomeriggio, qualcuno mi nota e faun sorriso malizioso perchè mi vede alla guida con sta tipa. Poi la porto in una casa di una via vicina (via Baracca) dove c'e' una sala con un tavolo di legno e alcune sedie anch'esse di legno. Le dico che se si dispongono le sedie in un certo modo, mettendole in fila contro la parete, si ottiene la "famosa" sommatoria che tutti conoscono. Quale sia la sommatoria esatta, cosi' come viene definita in analisi matematica non mi è dato sapere, perchè non me la ricordo. Ma un ragazzo che è li con noi ci dice che è facile calcolarla, e guardando le sedie dice: "si la somma fa 1/4 (un quarto)". Per me, nel sogno, tutto ha un significato e so di essere li per qualche motivo, anche il motivo non viene mai fuori.


2° Sogno

Entro in un salone poco illuminato, forse il salone di un pub e mi siedo al tavolo (un tavolo che sembra quello di un ping pong) con alcuni amici a parlare. Dall'altra estremita' del tavolo ci sono 2 persone, persone che mi vogliono offrire un nuovo lavoro e per attirare la mia attenzione mi offrono un cappuccino: la tazza è bianca, ma la schiuma non c'e' piu'. Io dico: "beh, sono solo convinto al 50%" cosi' bevo solo metà cappuccino. Pero' decido di andare a parlare da loro, nella loro azienda ed essere messo un po' alla prova, una sorta di colloquio informale. Mi danno l'indirizzo e subito dopo eccomi proiettato verso la strada che mi conduce a questa azienda.
Sulla strada mi trovo davanti a un tunnel che passa sotto a una collina e so che è l'ingresso all'azienda, una galleria come tante, ma appena entrato ecco che sopra di me si accendono luci particolari e da diffusori acustici posti chissa' dove parte una voce maschile con sottofondo musicale. Sembra di essere entrati in una di quelle attrazioni fantastiche di un luna park, io proseguo a viaggiare (o a camminare) nella galleria e non mi spavento di questa accoglienza.
Ma ecco che la galleria termina (sempre sotto alla collina, quindi sono arrivato in un edificio piu' o meno sotterraneo) e mi trovo davanti a un muro bianco con una porta bianca. La porta si trasforma in un buco del diametro di un metro e mezzo circa, ad altezza circa 1 metro da terra: il buco nel muro mi permette di accedere a una stanza rettangolare, e mi fa sbucare sul lato stretto. La luce è fioca, data da qualche lampada al neon di bassa intensita' posta probabilmente in alto. Sembra la "sala" di un bagno pubblico. Davanti a me, sul lato opposto, vi è una porta chiusa, e sull'altro lato alla mia destra (quello lungo) vicino alla prima porta ce n'e' un'altra. Il ritmo si fa incalzante, parte una sorta di musica e al luce tende a variare di intensita' rapidamente. entro nella porta alla mia destra, vi sono specchi e vespasiani, la stanza un po' mi inquieta e una presenza si accorge di me, c'e' qualcuno, vedo di sfuggita una sagoma nera. Esco subito dalla stanza e mi nascondo nello stanzino (sembra uno sgabuzzino) entrando nell'altra porta sul lato corto della stanza. Aspetto li, perchè so che la presenza vista prima uscirà da dove si trova e la potro' vedere e sorprendere meglio.
Sono li, in attesa, curioso e un po' inquietato ma non spaventato che aspetto che la presenza esca, ma un suono scioglie tutto ciò che vedo: la sveglia suona, non posso più sapere chi era questa presenza.

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