giovedì 11 febbraio 2010

Persone di Suzzara

A Suzzara, in un'ora del giorno non ben definita e che non riesco a individuare a causa del cielo coperto di un colore grigio che tende al blu (tramonto? alba?) mi ritrovo nel parcheggio di un centro commerciale assieme ad altri ragazzi coetanei e non, persone che conosco da quasi una vita, della mia città.
Sono tutti vestiti bene, chi con giacca e cravatta, chi con vestiti eleganti, insomma sembra che siano pronti a un evento solenne o qualcosa di importante, qualcosa mi fa capire che è una messa o un rito... tutti lo sono, tranne me. Io sono vestito casual: jeans, felpa con cappuccio, occhiali da sole messi nella tasca del giubbotto perchè non c'e' il sole... Noto tutti loro e mi irrita un po' vederli cosi' eleganti, ma perchè si sono vestiti tutti così? Sembra che stiamo per partire tutti insieme verso una destinazione a me imprecisata, anche se come loro sono pronto a partire. Una di queste mie amiche parcheggia la sua auto, una C1 rossa, davanti alla mia: la cosa mi irrita ancora di piu' e prendo la mia auto e la sposto da un'altra parte, lontano dalle altre, e mentre la parcheggio tra le aree delimitate da strisce bianche (tipiche di un parcheggio da centro commerciale) noto che non frena piu' come una volta e mi tocca premere piu' volte sul pedale: altra seccatura!!!
Scendo dall'auto e a pochi passi trovo un crocchio di persone, anch'esse tutte familiari, che in piedi chiacchierano tra loro come si farebbe in una piazza di paese: saluto qualcuno, vedo altre facce conosciute e trovo anche una persona che è morta diversi anni fa che parla assieme a loro, mi chiedo se sia il fratello gemello del defunto ma la cosa mi convince a metà anche perchè quell'uomo non ha mai avuto gemelli! Assieme a codesto uomo, che chiacchierano, vi è sua moglie e alcuni altri amici della coppia, passo vicino a loro indifferente ma sopreso positivamente perchè fa piacere rivedere questa persona defunta che chiacchiera tranquillamente con una espressione serena che traspare tra gli occhiali neri squadrati che indossa...
Sento che parte una musica provenire da qualche diffusore/cassa li vicino a noi, riconosco al volo la canzone, è "Come il sole all'improvviso" di Zucchero, senza esitare e noncurante della presenza di tutte queste persone mi metto ad accompagnare a squarciagola la canzone assieme a qualche mio amico, sento che stono ma non me ne importa... e mentre cantiamo questa canzone riscaldiamo un po' l'atmosfera "fredda" da piazza e ci dirigiamo verso la cassa audio riproduce la canzone, scopriamo che vi è una sorta di Dj che gestisce un rudimentale karaoke e che la canzone in realtà doveva essere cantata da una ragazza di colore che è rimasta basita e intimidita dal nostro "urlar cantando" ed è rimasta li, con il microfono in mano, a guardarci incredula... a questo punto la situazione diventa ridicola e vagamente grottesca ma un colpo improvviso fa sparire tutto, mi sveglio.

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