sabato 3 aprile 2010

Un incontro interessante

Entro in una casa della mia città, una casa che avra' almeno 1 secolo: i muri sono grigi a causa dei restauri che vi sono stati fatti e la casa è circondata da un piccolo giardino. E' una casa che sta in zona centro città, anonima come le altre che le affiancano.
La porta di ingresso è aperta e il sole illumina dalle finestre gli ambienti interni: il sole è forte, tipico di una mattina di maggio. Entro e mi dirigo verso una delle stanze al piano terra, le stanze sono tutte senza porta e sono piccole, rettangolari tipo 3x4 metri. In ogni stanza vi è una telecamera, una intervistatrice, un tappeto e qualcosa attaccato ai muri. In questi ambienti si intervistano soggetti interessanti ed è possibile assistere come pubblico in 3-4 persone al massimo: le interviste vengono trasmesse in diretta su un canale satellitare dedicato a queste occasioni.
La stanza in cui mi trovo ha muri marroni e vi è una porta-finestra sulla parete piu' piccola, che è la parete dove io mi trovo ad assistere al'intervista. Sul tappeto, un uomo sta per essere intervistato dall'intervistatrice davanti a lui. Quest'uomo è abbronzato, ha un aspetto giovanile sebbene abbia almeno 50 anni, hai capelli ricci un po' bianchi e un po' neri con la chioma che gli arriva fino alle spalle, ha un vestito marrone con giacca e cravatta elegante, una camicia bianca. Ha una espressione serena e tranquilla, rafforzata dallo sguardo rilassato.
L'intervistatrice chiede al signore di presentarsi e di spiegare di cosa è venuto a parlare. Questo signore dice di essere una sorta di ricercatore che lavorava in una azienda della svezia o della norvegia e in cui avevano fatto scoperte scientifiche documentate e autentiche sull'esistenza di Gesù, scoperte che stavano per rendere pubbliche ma a cui hanno dovuto rinunciare per motivi economici e per le avversità incontrate dalla comunità scientifica in generale. L'azienda ha cosi' dovuto chiudere e lui è tornato in Italia. Questo signore continua a parlare con una pacatezza e un tono di voce tali che l'attenzione nell'ascoltarlo non scema mai, inoltre è molto saggio e le cose che dice sono bellissime, egli fa' considerazioni sullo stile di vita, sui pensieri negativi che la gente fa' spesso seguendo schemi mentali sbagliati, mette in risalto alcuni punti di vista spesso ignorati o sconosciuti su come vivere eccetera... Infine tira fuori 6 fotografie, tutte in formato 6x6 analogiche e le appende al muro, sono 6 fotografie che rappresentano 6 eventuali situazioni del futuro che secondo lui stanno per avvenire e che coinvolgono i comportamenti sociali. Comincia a spiegare le prime due e io gli do' ragione, esse rappresentano l'egoismo crescente e la cattiveria che la massa tende a concentrare su un singolo individuo appena se ne presenta l'occasione: sono due cose che lui reputa gia' in corso e a cui do' ragione. Sta cominciando a descrivere la terza foto ma io esco dalla stanza, nel giardino che sta dietro la casa e mi corico su una sorta di amaca sotto al sole...

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